Viviamo in un mondo multimediale, dove le risorse
disponibili per accrescere la nostra cultura sono illimitate.
La storia dell’apprendimento comincia con la nascita
dell’uomo. Siamo nati per imparare e ci siamo sempre adattati ai mezzi che
avevamo a disposizione per poterlo fare. Dapprima ci si è arrangiati con la trasmissione orale,
con un rapporto faccia a faccia tra insegnante e alunno. Poi si è aggiunta la
possibilità di portarsi lo studio in casa
tramite libri e manuali . Più tardi mezzi come radio, tv, enciclopedie e
riviste hanno incrementato la possibilità di accedere alla conoscenza, in
maniera anche più varia e accessibile.
Ma la grande rivoluzione l’ha portata il Web. Non è più
questione di scegliere dove cercare
le risposte alla propria sete di sapere: la soluzione è tutta lì dentro.La scelta è come,
se sottoforma di testo, audio, slides, video, etc… Quindi, perchè fermarsi al solo apprendimento scolastico, dove l'istruzione dipende ancora in buona parte dalla sola figura del
docente?
Tra i banchi di scuola vengono seminate le nozioni di
base, i riquadri generali sulle diverse discipline in cui si sfaccetta la
conoscenza umana. Vengono suggeriti metodi di studio e soprattutto si danno spunti per alimentare la curiosità che ciascuno di noi ha
innata, per determinati argomenti.
È fuori dalle quattro mura scolastiche che inizia
l’apprendimento vero, quello stuzzicato dal bisogno umano di scoprire ed
esplorare ambiti sconosciuti. Ed è qui che il Web porta il suo contributo,
servendo da punto di raccolta per chi vuole condividere il proprio sapere
con il resto dell’umanità.
Prendiamo gli affermati siti di corsi online come Khan Academy e Coursera. Dietro a queste piattaforme stanno docenti universitari e persone istruite, che
hanno deciso di rendere accessibili le proprie conoscenze a chiunque sia
interessato, proponendo videolezioni integrate da esercizi, schemi e materiale
per rendere più incoraggiante lo studio.
Logo dedicato al progetto della "flipped classroom" |
Prendiamo invece il fenomeno delle “flipped classroom”, le classi “capovolte”. Una nuova strategia
didattica dove lo studente apprende da casa, nel modo a lui più consono, mentre
sfrutta l’aula scolastica come ambiente in cui mettere in pratica le nozioni
apprese, in un clima di collaborazione e scambio reciproco. È un progetto reso possibile dal diffondersi della cultura online e
dal crescente numero di prodotti multimediali. Facendo così, non
si è costretti a cercare un metodo ottimale universale per trasmettere le
conoscenze ma ci si adatta alle diverse esigenze dello scolaro.
Siamo abituati a vedere l'istruzione come un'attività statica, noiosa e ripetitiva a cui veniamo sottoposti per dovere. La tecnologia ci ricorda che imparare significa osservare, imitare, mettersi alla prova e collaborare in maniera attiva e dinamica.
Siamo abituati a vedere l'istruzione come un'attività statica, noiosa e ripetitiva a cui veniamo sottoposti per dovere. La tecnologia ci ricorda che imparare significa osservare, imitare, mettersi alla prova e collaborare in maniera attiva e dinamica.
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