lunedì 6 luglio 2015

Appunti Sperimentali

Vi è la diffusa convinzione che l’utilizzo dei laptop in classe possa migliorare le prestazioni scolastiche degli studenti. E in effetti è così: i laptop offrono ai ragazzi un gran numero di opportunità stimolanti per la loro crescita culturale, come sfidarsi in attività e dimostrazioni on-line, collaborare più facilmente alla realizzazione di documenti e progetti multimediali, accedere ai contenuti didattici presenti su Internet e ancora prendere appunti più dettagliati durante le lezioni.

Infatti, dal momento che gli studenti sono decisamente più veloci nella scrittura su tastiera che in quella manuale, quelli che usano un laptop a scuola riescono a prendere una quantità di appunti superiore rispetto a quelli che scrivono con carta e penna. Inoltre, quando gli studenti prendono appunti con il laptop tendono a trascrivere la lezione parola per parola, senza perdersi una virgola di quanto detto dall’insegnante.

Prendere appunti più completi, che consentano di catturare con precisione tutti i contenuti del corso, è ovviamente un bel vantaggio, perché in fase di ripasso permette di ripercorrere con linearità gli argomenti affrontati in classe.
Pam Mueller, Princeton University

Ma non è il caso di eccedere con l’entusiasmo. Un recente studio condotto da Pam Mueller e Daniel Oppenheimer dimostra che in realtà a imparare di più sono i ragazzi che scrivono i propri appunti manualmente.

I due ricercatori hanno chiesto a un campione di studenti di sedersi in classe e di prendere appunti, poi li hanno messi alla prova e valutati sulla base dei seguenti criteri: memorizzazione dei dettagli fattuali, comprensione dei concetti globali, capacità di riassumere la lezione e di generalizzare le informazioni ricevute. Metà degli studenti avrebbe preso appunti con un laptop, mentre il resto della classe avrebbe usato carta e penna.

Al termine dell'esperimento, i ragazzi con il laptop potevano vantare appunti più dettagliati. Ciononostante, coloro che avevano preso gli appunti a mano hanno dimostrato una comprensione concettuale più solida e una maggiore capacità di applicare e integrare i contenuti rispetto a quanti avevano usato il laptop.
Daniel Oppenheimer, UCLA Anderson

Come si spiega un risultato simile? Mueller e Oppenheimer ritengono che prendere appunti a mano richieda processi cognitivi diversi rispetto al prendere appunti digitando su una tastiera, processi le cui implicazioni influiscono in qualche modo sull’apprendimento.

La scrittura manuale è più lenta e faticosa, perciò gli studenti non hanno materialmente il tempo di annotare ogni singola parola del docente. Così sono costretti ad ascoltare, elaborare e riassumere la lezione in modo tale da coglierne l’essenza: questo richiede loro un notevole sforzo mentale, che si rivela efficacie in termini di comprensione e assimilazione dei contenuti.

Al contrario, quando battono su tastiera gli studenti riescono a produrre un resoconto dettagliato della lezione anche senza coglierne il significato, in quanto la maggiore velocità di scrittura consente loro di trascrivere parola per parola le informazioni fornite dal docente, senza la necessità di prestare molta attenzione ai contenuti.

Occorre comunque precisare che l’esperimento di Mueller e Oppenheimer ha valutato i ragazzi sulla memoria a breve termine, mentre nella maggior parte dei casi tra la lezione e la verifica di quanto appreso vi è un intervallo temporale piuttosto esteso. Si può quindi presumere che gli studenti che prendono appunti sul laptop – nonostante uno svantaggio iniziale rispetto a quanti usano carta e penna – si riveleranno avvantaggiati sul lungo periodo, perché potranno permettersi di studiare su appunti più completi e discorsivi.

Riccardo Silva

[articolo liberamente tratto e adattato da A Learning Secret: Don’t Take Notes with a Laptop, Scientific American]

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